La chiesa di San Carlo Borromeo, Santu Caralu, sorge a Nuoro nel quartiere di Santu Predu sull’omonima piazzetta. Edificata tra il 1611 ed il 1630 su commissione di Pietro Paolo Pirella Satta. Ha un’unica navata le cui campate sono indipendenti con volte a botte ribassata mentre gli archi a sesto acuto sono sostenuti esternamente da contrafforti; il presbiterio ha una volta a botte a tutto sesto e risulta sopraelevato rispetto al pavimento in cotto. La facciata è lineare, definita in alto da un cornicione modanato al centro del quale svetta la veletta campanaria. La copertura del tetto è a due falde ricoperte di coppi. L’edificio subì un restauro nel 1872, uno conservativo nel 2015 ed ora nel 2022 risulta in fase di ulteriore restauro. Al suo interno sono custodite le spoglie dell’artista Francesco Ciusa sulla cui tomba è posata una copia bronzea della scultura “La madre dell’ucciso”. Di fronte alla chiesa si trova la casa natale dello scultore.



