Situata ai piedi del Monte Ortobene sorge la Chiesa della Madonna della Solitudine in cui sono raccolte le spoglie di Grazia Deledda, la quale aveva con la chiesa un forte legame tanto da dedicarle un libro. La sua struttura attuale , rifatta nel 1957 da Giovanni Ciusa Romagna su una vecchia chiesa risalente al 600, si pone semplice e lineare con facciata in granito chiaro sormontata da una piccola torre campanaria. All’interno della torre della chiesetta originale vi era posizionata una campana la cui fusione fu commissionata da Perdìtta Basigheddu una donna di Nuoro accusata di stregoneria che finì in mano all’inquisizione e fu rinchiusa nel castello Aragonese di Sassari ma non morì per mano della suprema. La campana fu realizzata nel 1622 dal maestro Iuan Pira e pare che sia l’ex voto, o un lascito testamentario, della donna per essersi salvata dal rogo: venne infatti ammessa a riconciliazione con la Chiesa il 23 Ottobre 1605. E’ l’unica campana in Sardegna ad essere realizzata da un ex inquisito.* L’elemento dominante è il portale in bronzo opera dell’incisore sassarese Tavolara, dello stesso autore sono i candelabri e il crocifisso, mentre il basso rilievo sotto l’altare è di Tilocca. *Salvatore Pinna “Da Nùgor a Nùoro. Studi storici su un villaggio medievale sardo”. Edizioni Nuova Prhomos, 2022. |
Madonna della Solitudine
Chiesa
Ulteriori Informazioni
- citta :Nuoro
- datazione :1957