“ […] Famosissima è poi l’aranciata («sa cuffittura») composta di fili di buccia d’ arancio o di limone e di mandorle sempre cucinate col miele.
[…]Il padrino non è tenuto a far altra spesa, tranne la piccola moneta che regala alla donna recantegli, poco dopo, un vassoio con due « carte » di aranciata.
[…] Altre « carte » (1) se ne regalano alla madrina che dà essa pure una piccola moneta alla donna portatrice del dono, e che restituisce il vassoio pieni di grano. Altre piccole « carte » di aranciata vengono regalate ai parenti ed amici, e tutti son tenuti a dar qualche soldo a chi le reca, ed a restituire del grano, se possono.
(1) Una «carta» di aranciata è il tanto che sta su un foglio di carta, con lo spessore di due o tre centimetri.”
Grazia Deledda ne “Rivista delle Tradizioni Popolari Italiane”, Angelo De Gubernatis, 1894.
I dolci in terra sarda non sono solo prelibatezze da mangiare ma recano intrinseco un simbolo atavico di presente benaugurante: che siano donati tra uomini o portati in omaggio a dei e santi. S’Arantzada Nugoresa è uno di questi, dolce iconico di una comunità viene recato in dono per il buon auspicio nelle occasioni importanti come i matrimoni ed i battesimi. I fili sottili di scorza d’arancia, mandorle e miele sono i tre semplici ingredienti che costituiscono l’identità di un intero popolo, quello di Nuoro: un sapore antico, inconfondibile e senza tempo.
Nel 1885 il pasticcere di Nuoro Battista Guiso perfeziona e brevetta l’aranciata dando vita così all’ Aranciata Nuorese; imprenditore lungimirante è uno dei primi in Sardegna ad esportare i propri prodotti oltremare e, vedremo, persino oltremanica. Fornisce ufficialmente S’Arantzada alla Casa Reale dei Savoia: la Regina Margherita è usa offrirla agli ospiti durante i ricevimenti a Palazzo reale. Nel 1985 S’Arantzada conquista un’altra Casa Reale: il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga offre il dolce nuorese a Carlo e Diana giunti in Italia in visita ufficiale e la principessa del Galles, rimasta colpita dal sapore particolare di questo dolce, continua ad ordinarla negli anni a venire. Da più d’un secolo S’Arantzada è l’icona dell’identità dolciaria nuorese.