Nel quartiere di Santu Predu sorge nel XVI secolo la chiesa di Su Serbadore (Il Salvatore). Ha una pianta rettangolare e l’unica navata è intervallata da quattro archi a sesto acuto che conducono al presbiterio abitato dall’altare e dalla statua del Salvatore. I restauri fatti nel corso del ‘900 hanno salvato la chiesa da una sicura rovina ma non sono stati fedeli al disegno originale. Il pavimento, originariamente in legno così come il tetto, è in marmo rossastro; la facciata si presenta ora in trachite rosa, caratterizzata da un portale in legno sormontato da un rosone della medesima pietra e dalla cella per la campana posta al centro dei due spioventi del tetto. In origine, oltre all’ingresso principale la chiesa era provvista di altre due porte, quella di sinistra detta dei viandanti e quella di destra che si apriva su uno spiazzo, dove in occasione delle feste sostavano i carri. Oggi la chiesa viene aperta in occasione della novena che si conclude con la processione e la messa per la celebrazione della festa, che prima si celebrava con grande solennità, in onore di Su Serbadore, il 6 di agosto. |